Il vivace e pittoresco mercato rionale che tutt’ora anima la piazza ha una storia che va avanti dal 1869. Il nome, Campo de’ Fiori, probabilmente deriva invece dal prato fiorito che fino al Quattrocento ha occupato quegli spazi. È sede di importanti palazzi ed, essendo un punto strategico di passaggio, divenne, già intorno al XVI secolo, sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due volte alla settimana, il lunedì e il sabato. Nei dintorni della piazza sorsero così molti alberghi, locande e botteghe di artigiani e divenne il centro di varie attività commerciali e culturali. A Campo de’ Fiori avevano luogo inoltre le esecuzioni capitali. In particolare, il 17 febbraio del 1600, vi fu arso vivo il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, accusato di eresia: per questo oggi la piazza ospita un monumento bronzeo in suo ricordo.
Ancora oggi, ogni mattina, dal lunedì al sabato, a Campo de’ Fiori si tiene il famoso mercato, uno degli appuntamenti più tipici del centro di Roma: vi si trovano frutta e verdura fresche, carne, pesce, fiori, souvenir e soprattutto le spezie, con i famosi sacchettini contenenti condimenti in polvere per tutti i gusti. La piazza è inoltre costellata di locali e ristorantini che la caratterizzano e la animano anche di sera.