La più grande di Roma e una delle più famose al mondo, la Fontana di Trevi è realizzata con travertino, marmo, intonaco, stucco e metalli e la sua costruzione ha una storia lunga più di tre secoli.
Si trova nel punto in cui, nel Medioevo, terminava l’acquedotto dell’Acqua Vergine, nei pressi di un trivio, treio nella lingua dell’epoca, e secondo un’ipotesi abbastanza accreditata è proprio da questo termine che deriva il suo nome.
Nel corso degli anni e dei secoli la fontana fu oggetto di interventi e restauri più o meno importanti. In particolare, intorno al 1640, Papa Urbano VIII commissionò a Gian Lorenzo Bernini una trasformazione della piazza e della fontana. Bernini iniziò i lavori ancor prima che il suo progetto fosse autorizzato. L’intervento, tra l’altro, era finanziato con i fondi di una tassa sul vino molto odiata dai romani. L’opera tuttavia fu ben presto bloccata anche per la mancanza di risorse economiche.
Fu infine Papa Clemente XII a indire un concorso per la realizzazione di una grande mostra d’acqua, concorso che fu vinto da Nicola Salvi. La costruzione fu iniziata nel 1732 e terminò ben 30 anni dopo.
La Fontana di Trevi è famosa per la tradizione del lancio della monetina al suo interno: compiendo questo gesto, di spalle e a occhi chiusi, ci si augura in particolare un futuro ritorno nella città.